Le isole Canarie, terre di tradizione e folclore, hanno saputo mantenere nel tempo molte delle usanze dei popoli indigeni che le popolavano. Tra queste, la caratteristica lucha canaria, che affonda le proprie radici in tempi antichi, quando i guanchos erano ancora gli unici padroni dell’isola di Tenerife.
La lotta canaria è un’enigmatica disciplina sportiva che in qualche modo rimanda alla più nota lotta coreana e richiama i valori fondamentali di forza, nobiltà e coraggio.
Gi incontri si svolgono in appositi recinti terrosi, i terreros, nei quali i lottatori si esibiscono in veri e propri spettacoli di forza e abilità in cui spesso e volentieri l’agilità si può rivelare addirittura più importante della prestanza fisica.
Tecnicamente parlando il gioco si basa su un semplice principio di equilibrio: l’obiettivo di ciascun lottatore è infatti quello di far cedere l’avversario sino a fargli toccare il suolo con qualunque parte del suo corpo eccetto i piedi. Trattandosi di uno sport molto in voga, tra gli uomini come tra i membri del gentil sesso, gli incontri più importanti vengono trasmessi in televisione nell’arco di tutto l’anno.
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Va inoltre detto che grazie all’importante flusso di migrazioni avvenuto nel corso degli anni passati, questa caratteristica disciplina sportiva è giunta fin nelle lontane terre dell’America Latina.
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