Parlare
della Cucina delle Canarie, e di Lanzarote in particolare, non è né breve né
semplice; e occorrerebbe parlare molto anche di storia...
Ma non
sarebbe il nostro scopo quello di annoiare e quindi, iniziamo......
Il Gofio
Dalla notte
dei tempi, ha accompagnato le popolazioni indigene, quindi le truppe di
Conquista e tutte le generazioni successive, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il Gofio è semplicemente farina di semi in precedenza tostati e quindi macinati
finemente. Originariamente, tale farina era composta da semi di frumento, orzo,
farro o di qualsiasi altro tipo di cereale a disposizione. In un secondo tempo,
in piena fase "Post Colombiana", il mais sostituì la maggior parte
sei semi utilizzati.
Come veniva
e viene utilizzato il Gofio? Come farina, mischiato con latte di capra, oppure
con miele, altrimenti col "Guarapo", melassa ricavata dalla Palma
Canaria (tipico dell'isola di La Palma).
Come addensante, all'interno di zuppe di
legumi, oppure mischiato a brodo di pesce per darne consistenza. Con i
"platanos", ossia le piccole e dolcissime banane delle Canarie,
sbucciate, cotte sul fuoco e quindi rese poltiglia per essere mischiate proprio
al gofio. Oppure ancora con grasso di animale, quasi sempre di capra o di
pecora, utilizzato nelle zone fredde delle isole maggiori.
Insomma, un
alimento per tutte le stagioni e per tutti i ceti!
Attualmente,
oltre ché nelle famiglie più "tradizionali", se ne è riscoperto l'uso
come specialità nei ristoranti "tipici", magari in dolci con
mandorle, oppure anche come gelato.
Se avete
l'occasione, gustatelo senza tanti problemi! E' anche possibile comprare i
sacchetti di Gofio in qualsiasi supermercato, dove si trova sia "puro",
ossia di un solo tipo di seme, che "mixto".
Formaggio di Capra
Il formaggio
di capra è uno dei "piatti forti" della gastronomia ed economia di
Lanzarote. Prodotto fin dalla preistoria, ha assunto il ruolo di prodotto di
sostentamento durante lunghissimi periodi, non ultimo il "dopo
guerra" civile. Cibo considerato povero ma immancabile sopra ogni tavola.
Il cibo dei pastori, assieme a qualche dattero, fichi secchi e una manciata di
gofio.
Ai nostri
giorni, il formaggio di capra è molto ricercato e proposto nella maggior parte
dei ristoranti come autentica leccornia. Le tipologie sono: "Tierno",
ovvero tenero e morbido, "Semi Tierno" e "Curado", ovvero
stagionato e con punte piccanti.
Veramente
ottimo in ogni sua forma, oltre che nei ristoranti, è acquistabile normalmente
in qualsiasi supermercato e quindi facilmente reperibile. Consigliamo, dopo
averlo "lungamente" provato, il "tierno" con datteri
secchi.
Zuppe e Minestroni
Parliamo ora
del "Primo Piatto" per eccellenza della cucina Canaria: le zuppe.
Nelle isole non esiste la "cultura della Pasta", tipicamente
mediterranea, anche se, lentamente, sta prendendo piede tra la popolazione
locale che, in un modo o nell'altro, è giunta a contatto con la
"vera" pasta italiana (e per "vera" intendiamo pasta non
scotta e con sugo come Dio comanda...). La cucina Canaria utilizza in questa
fase quanto la sua incredibile terra ed il suo splendido calore possono
offrire: gli ortaggi, i legumi, tuberi e tutto quanto riesce a far crescere. Il
lirismo raggiunto da certi piatti non ha eguali! E quindi parliamo di
"Sopa de Cebollas", la tanto bistrattata zuppa di cipolle, che
nell'isola un tempo maggior produttrice di Cipolle delle Canarie, è diventata
"la zuppa". Oppure parliamo dei "POTAJES", di origine
portoghese, autentici minestroni, dove ogni ortaggio è lecito e dove è
possibile aggiungere pezzi di carne per insaporire il tutto. Tra questi, tipico
delle isole, è il "POTAJE DE BERRO", dove il "berro" è il
"Nasturtium aquaticum", in altre parole il nostro "crescione";
o il "POTAJE DE GARBANZOS", tanto famoso e saporito, che null'altro è
che il nostro minestrone di Ceci...
E finiamo
con il "PUCHERO CANARIO", il "sunto" di tutte le zuppe,
dove al suo interno troviamo carne, ortaggi, legumi e quanto è possibile
trovare! E' la "Pentola" dei nostri nonni, il cibo di quando
"non si gettava via nulla"...
Dove trovare
questi piatti? Nei ristoranti "tipici", o nelle trattorie per la
gente del posto. Oppure in alcuni ristoranti di classe che non disdegnano la
tradizione.
Il Pesce
Sicuramente
uno dei pezzi forti della gastronomia locale è il pesce o "PESCADO",
come si usa definire. E' naturale che in un’isola oceanica il pesce assuma un
ruolo rilevante nella cucina locale. Ma bisogna anche dire che, ai giorni
nostri, non sempre sia facile trovare una tale quantità di pesce fresco tale da
soddisfare il fabbisogno dei ristoranti, hotel o abitanti delle isole.
Il pesce
fresco si trova abbastanza facilmente, specialmente in ristoranti posti nella
località costiere del nord (Orzola ed Arrieta), oppure a El Golfo e La Caleta,
ad ovest. Un po' più di attenzione nei ristoranti dei principali centri
turistici, come Costa Teguise, Puerto del Carmen e Playa Blanca, dove l'enorme
numero di ristoranti rende fisicamente impossibile la possibilità di vendere
pesce fresco in ogni ristorante. Inoltre, altro fattore da considerare, sono i
periodi di "fermo pesca biologico", che rendono ancora più difficile
la ricerca del "Pescado fresco".
Comunque
abbiamo visto personalmente pescatori consegnare il pesce appena catturato a
furgoni di ristoranti: dal "produttore" al "consumatore"
senza intermediari!
Cosa
conviene fare? Chiedere sempre "el pescado del dia", ovvero il pesce
del giorno, lasciandosi consigliare su quello che possono offrire di meglio.
Come molti hanno provato, anche il pesce più "umile" e sconosciuto
può dare un risultato da "Re" se ben cucinato.
Elencare
tutti i tipi di pesce che è possibile trovare sulle tavole di Lanzarote diventa
quasi impossibile; e lo stesso dicasi per i vari crostacei. Indubbiamente è
difficile non trovare il solito "Pesce Azzurro", sempre ottimo ed
utilizzato anche per insaporire le tradizionali insalate, tra il quale spiccano
sia le sardine (SARDINAS) che le acciughe (ANCHOAS) , e lo stesso dicasi per il
tonno (ATUN), pescato ancora con le lenze.
Tipica di queste
acque è la "VIEJA", da noi chiamato "pesce pappagallo",
cucinata fritta, alla piastra oppure essicata al sole. Oppure la DORADA, la
nostra orata, la SAMA, il nostro dentice, la LUBINA, il nostro branzino, oppure
il MERO, la cernia, che raggiunge anche dimensioni considerevoli.
LUBINA
E poi
vogliamo anche parlare di pesci meno nobili come il BESUGO (il "Pagello
bastardo"...) o come la CABRILLA, molto simile alla lubina ma meno
pregiata e più ricca di lische.
SAMA
Parliamo ora
di LAPAS, le nostre patelle, cucinate alla piastra e condite con
mojo...veramente caratteristiche!
Non possiamo
concludere senza parlare del SANCOCHO CANARIO, cioè la ricetta a base di pesce
più tradizionale dell'arcipelago. Un tempo l'acqua dove veniva messo il pesce a
riposare, veniva passata di famiglia in famiglia, in modo che nulla venisse
sprecato, e l'ultima famiglia che lo preparava, si ritrovava con il pesce più
saporito di tutti!
SANCOCHO CANARIO
Pezzi di
cernia vengono messi a desalare per tutta la notte in acqua, quindi cotti a
fuoco lento assieme a patate o batate. Questa fase era detta appunto
"sancochar", ossia cucinare a "mezza cottura", senza far
arrivare il tutto alla cottura definitiva.
La Carne
Non parlare
della carne che si mangia sull'isola sarebbe "nascondere" la
verità... Lanzarote non è solo pesce, ma è, dall'arrivo dei normanni nel 1402,
"l'isola dei conigli", che poi hanno dato l'appellativo agli
abitanti, "los conejeros". Iniziamo quindi parlando della specialità
più tipica dell'isola, ovvero il CONEJO EN SALMOREJO, di chiara origine
andalusa, dove il coniglio marinato per varie ore in questo
"intingolo" (Salmorejo), viene fritto, per la gioia del palato e
della cistifellea.
CONEJO EN SALMOREJO
E parliamo
poi anche della carne di capra, il BAIFITO, il capretto più tenero e giovane,
solitamente cucinato al forno, o del CABRITO IN ADOBO, anch'esso marinato in un
sugo di spezie e fritto.
CABRITO IN ADOBO
Inutile dire
che, oltre che ad un fegato a posto, è necessario l'utilizzo delle mani per
riuscire a "piluccare" al meglio sia il capretto sia il coniglio.
Quindi non formalizzatevi troppo!
Per
completare il panorama gastronomico, non possiamo omettere il sempre presente
pollo, tanto amato sia sulla penisola sia nell'arcipelago, che consigliamo
mangiato al Restaurante El Diablo, in mezzo al parco del Timanfaya, dove viene
cucinato al calore del vulcano.
Parliamo a
questo punto anche dei contorni che, a Lanzarote, valgono ugualmente per la
carne e per il pesce.
Introduciamo
quindi il MOJO, ovvero la salsa canaria formata da vari ingredienti, a seconda
della tipologia, tra i quali l'olio, aglio e, a seconda delle versioni, con
prezzemolo, coriandolo, peperone, peperoncino rosso e via così... Quindi varie
tipologie, dalla più tenue alla più piccante, della stessa salsa per
accompagnare ogni pietanza ed ortaggio.
E
concludiamo proprio con uno di questi, la patata, lessata con la buccia in
acqua molto salata, fino a far raggrinzire la sua pelle già ruvida. Parliamo delle
PAPAS ARRUGADAS, il condimento che non mancherà mai, assieme al citato mojo.
PAPAS ARRUGADAS con mojo
I Dolci
Terminiamo
la nostra carrellata sulla gastronomia parlando dei dolci.
Nelle isole
esiste una grande tradizione dei dolci, specialmente nelle due isole
"Capitaline", Tenerife e Gran Canaria. Comunque questa voglia di
"dolcezza" prende senza scampo anche le restanti isole.
Uno dei
dolci più tipici delle isole è il BIENMESABE, composto da mandorle, biscotti,
uova, zucchero e liquore Moscatel; diventa una crema molto dolce e densa che
può essere accompagnata da gelato.
BIENMESABE
Altro dolce
tipico è il FRANGOLLO , che è composto da un impasto di acqua, farina di
miglio, mandorle, zucchero e fichi; viene servito solitamente con crema o
cioccolato fuso. Non sono da dimenticare i FLAN fatti in casa e tutti i budini
fatti con latte di capra, elemento sempre presente nella vita locale.
FRANGOLLO
Citiamo,
anche se non propriamente di Lanzarote, dolci come la RAPADURA ed il PRÍNCIPE
ALBERTO, tipici di La Palma ma che si sono resi celebri su tutte le isole.
Abbondano, in queste ricette, la mandorla, lo sciroppo di zucchero ed il miele.
PRÍNCIPE ALBERTO
RAPADURA
Anche se non
un dolce, è da menzionare il caffè tipico canario, che sembra abbia origine a
Tenerife, ossia il CORTADO. Solitamente il caffè che si beve in Spagna è
decisamente diverso rispetto al classico "espresso" al quale siamo
abituati in Italia. La versione Canaria presenta la particolarità di essere un
Caffè meno lungo del solito e con latte. Ma la caratteristica del CORTADO più
originale è di versare nella tazzina LATTE CONDENSATO al posto del classico
latte caldo e di non aver bisogno di zucchero. É il CORTADO CON CONDENSATA. Se
si desidera anche un'aggiunta di latte, diventa un "LECHE-LECHE".
CORTADO
LECHE-LECHE
E se
desiderate un caffé corretto, ma sempre di stampo Canario, chiedete un
BARRAQUITO, con la caratteristica scorza di limone (tipico di Tenerife).
BARRAQUITO