domenica 30 settembre 2012

VADEMECUM DI SPAGNOLO






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NOTA: Un vademecum è un compendio di informazioni riguardanti un particolare campo o una particolare tecnica. È creato in modo da fornire risposte rapide e concise su un particolare argomento.

Gli Spagnoli sono estremamente cortesi, non hanno paura del contatto fisico e discutono volentieri e a lungo, naturalmente con l'obiettivo di convincere; nonostante l'abbondanza di parole e gesti, tuttavia, sanno anche ascoltare con molta pazienza l'opinione. Contraddire qualcuno in modo diretto è ritenuto scortese: se, ad esempio, nella casa accanto si è appena trasferito un nuovo vicino di nome Diego e qualcuno, parlando di lui, dice: "Il nostro nuovo vicino si chiama Pablo“, la risposta giusta per correggerlo non è: "No, ti sbagli, si chiama Diego“, ma piuttosto, per cortesia: "Pablo? Non si chiama Diego?“.







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Con questa forma di cortesia le cose si fanno un po' più difficili quando si deve rispondere in modo negativo a una richiesta, anche di un favore: sicuramente non ci si sentirà mai dire un chiaro "no". Un esempio: un turista in visita in un paesino chiede ad una persona del luogo se in paese vi è una farmacia. L'interpellato, naturalmente, sa benissimo che non ve ne sono, però non lo esprimerà mai direttamente; la sua risposta sarà probabilmente un "non sono sicuro che ve ne siano", o qualcosa di simile. Ciò significa, tuttavia, che è meglio non perdere tempo a cercarla.

Al ristorante, naturalmente, vigono regole ben diverse che sul continente. In alcuni Paesi, soprattutto di lingua tedesca, è normale condividere il tavolo con persone che magari non si conoscono nemmeno, chiedendo direttamente "Sono liberi questi posti?". Qui invece, si attende sulla porta l'arrivo del cameriere, che s'informa sul numero delle persone, propone uno o più tavoli, accompagna al tavolo scelto e porta il menu. Si possono trovare differenze rispetto a queste regole "standard" nei ristoranti più semplici dei luoghi più turistici (soprattutto se frequentati da turisti dell'area linguistica tedesca).

Anche il pagamento si svolge secondo uno schema ben preciso. Il conto va chiesto nel modo più riservato possibile. Il cameriere lo porta su un piattino e si allontana. Chi lo ha chiesto lo prende e depone sul piattino il denaro o la carta di credito; il cameriere ritorna, ringrazia e si allontana di nuovo, per poi ritornare con il piattino con il resto o la carta di credito, e per ringraziare nuovamente. Il cliente rimane seduto ancora qualche istante ignorando il piattino, poi si alza, lasciandovi sopra la mancia, ed esce. Solo allora il cameriere ritorna e prende la mancia (generalmente il 10% dell'importo). 




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A proposito di come si paga: vi sono delle particolarità a cui fare attenzione anche quando si esce in gruppo. La regola è semplice: uno per tutti. Gli Spagnoli sono estremamente generosi: quando si esce in gruppo, si va di solito da un locale all'altro, e si paga a turno; chi inizia a fare le divisioni esatte, dunque, non risulta proprio simpatico. Come straniero in un gruppo di Spagnoli, però, è abbastanza difficile riuscire a pagare, perché gli altri sono sempre più veloci. Il motivo è che in Spagna ci si invita volentieri a vicenda, ed il locale più vicino fa le veci del salotto di casa; generalmente, però, non vi si rimane a lungo.




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Gli Spagnoli non escono volentieri da soli, di solito preferiscono farlo in gruppi più o meno numerosi. Se qualcuno porta un amico, questo viene integrato rapidamente (anche gli stranieri). Come già accennato, gli Spagnoli non rifuggono certo il contatto, ma non ci si deve per questo aspettare subito un'amicizia profonda se qualcuno ci invita a "farci vivi". Accogliere subito l'invito e farsi vivi, ad esempio, il giorno dopo, è considerato leggermente invadente. Chi ha intenzione di trascorrere la sua vita in Spagna o alle Canarie, dunque, deve mettere in conto un po' di tempo per stringere contatti. In ogni caso è più facile e più rapido di quanto si pensi.


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